Chi ha più colpa? Quali circuiti e curve hanno causato più problemi ai giocatori delle diverse categorie?
La stagione 2022, conclusasi il 6 novembre sul circuito Ricardo Tormo, è stata ricca di alti e bassi per chi è impegnato in MotoGP™. Tra le delusioni vissute dai piloti, le cadute sono ovviamente uno degli elementi più rappresentativi di un brutto sorpasso. In alcuni casi si tratta di semplici scivolate, mentre in altri i protagonisti del Mondiale esplorano i propri limiti fisici dopo aver perso il controllo della propria macchina.

Marquez vittima di un highside spettacolare
Un totale di 1106 calci nel 2022
Il rapporto pubblicato di recente mostra che nella stagione 2022 si sono verificati non meno di 1106 incidenti. Questo dato è il secondo più alto degli ultimi 12 anni dopo quello registrato nel 2017, con 1.126 cadute. Un totale di 335 incidenti si sono verificati in questa stagione in MotoGP™, un record per la categoria, rispetto ai 313 del 2017. Ciò rappresenta una media di 16,7 incidenti per Gran Premio durante l’ultima stagione.

La Moto2™ è la categoria con il maggior numero di incidenti con 428, solo sei in meno rispetto ai 434 raggiunti nel 2017, riflettendo una media di 21,4 incidenti per evento nel 2022. Per la Moto3™, la classe leggera ha visto meno incidenti rispetto agli altri anni, con 343, una media finale di 17,5 per GP. Un dato comune accomuna le tre categorie: la sessione con più incidenti è di gran lunga la gara, con 346 in totale.

Mir eliminato al primo turno
Quali piloti sono caduti di più?
A livello personale, Darryn Binder (WithU Yamaha RNF MotoGP Team) è quello che ha commesso più errori nel 2022 nella categoria regina, con un totale di 27 incidenti. Anche il rookie Marco Bezzecchi (Mooney VR46 Racing Team) è caduto 23 volte, mentre il duo Honda Pol Espargaró (Repsol Honda Team) e Alex Márquez (LCR Honda Castrol) hanno completato il podio con 21 cadute. Nonostante abbia saltato diversi round, Marc Márquez (Repsol Honda Team) è rimasto in forma con 18 cadute, così come Enea Bastianini (Gresini Racing MotoGP™) e Johann Zarco (Prima Pramac Racing). All’estremo opposto, Maverick Viñales (Aprilia Racing) ha subito solo due cadute, contro le 14 del Campione del Mondo Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team).

Nella categoria Moto2™, Keminth Kubo guida la classifica con 25 cadute davanti a Niccolò Antonelli che ne totalizza 22. Dietro, Arón Canet (Flexbox HP40) e Jake Dixon (GASGAS Aspar Team) sono a pari merito con 20 errori in terza posizione. In Moto3™, Elia Bartolini (QJMotor Avintia Racing Team) (22 cadute), Kaito Toba (CIP Green Power) (20) e Lorenzo Fellon (SIC58 Squadra Corse) (16) formano i primi tre, mentre il nuovo re delle leggere categoria, Izan Guevara (GASGAS Aspar Team), è caduto solo cinque volte.

Bagnaia cade nel finale tentando il sorpasso su Quartararo
Da Portimão al Sachsenring
Quando si tratta di analizzare i diversi circuiti, alcuni spiccano particolarmente. È il caso, ad esempio, delle montagne russe dell’Algarve, che conta il maggior numero di incidenti dell’anno con un totale di 105. Al secondo posto troviamo Le Mans con 87, mentre Misano completa la top 3 con 71 cadute.

Curiosamente, il circuito che ha registrato il maggior numero di incidenti in una particolare curva non compare nella top 10 delle piste più insidiose. Stiamo parlando del Sachsenring, 12esimo in classifica, la cui prima curva ha messo fuori gioco ben 21 piloti. Al secondo posto troviamo la curva 7 di Le Mans (20) davanti alla quarta curva di Misano (17).
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